Gaudium Magnum

“Gloriam Deo in Excelsis Hodie, celestis primum cecinit exercitus”

questi sono i primi versi dell’Inno che Paolino d’Aquileia ha voluto dedicare alla nascita del Signore; le parole del santo aquileiese incantano per la loro lucente purezza e riescono a commuovere anche i moderni lettori. Recentemente sono state proposte in una pubblicazione dal titolo “Paolino patriarca di Aquileia Op.2 Ritmi e Carmi” (ed. Città Nuova 2007) in cui questo Inno si trova con la traduzione a fronte di Sandro Piussi.

Il testo paoliniano è stato interamente musicato nel 2008 da Francesco Zorzini, già maestro del coro che da sempre si interessa alla ricerca musicologica. Nasce così il progetto di una serie di concerti in occasione delle festività natalizie che a partire del 2008 ha come protagonista l’inedita composizione ” De Nativitate Domini”, Inno sacro in cinque stanze per soli coro, organo, percussioni e quartetto d’archi.

Quest’anno al gruppo corale “I Cantori del Friuli” si sono uniti: la “Corale Caminese”, i cori di voci bianche “Studium Musicae” di Camino al Tagliamento e “Santa Margherita” di Anduins, tutti sotto la direzione del maestro Zorzini; il quartetto quest’anno è diventato una piccola orchestra d’archi.

L’orchestra “Giovani Armonie” eseguirà nell’intervallo dei concerti di Natale il Brano per Orchestra Sola:

H.I.F. von Biber: Sonata VIII a cinque
Allegro – Presto – Allegro – Adagio – Allegro – Adagio

In Friuli Venezia Giulia esistono tanti studenti di musica, ma pochissime
opportunità di rilievo per i giovani che riescono ad ottenere un diploma per
poter fare la necessaria esperienza ed ambire ad una carriera professionale.
Da questa esigenza è nato il progetto “Giovaniarmonie”. Si tratta di creare
una struttura che permetta sia di diffondere la cultura musicale sul
territorio regionale attraverso il recupero dell’opera buffa del Settecento
italiano e l’esecuzione di brani, anche contemporanei, in anteprima mondiale,
sia di fornire ai giovani musicisti la possibilità di mettersi in mostra e
arrivare con un curriculum di esperienze tale da essere avvantaggiati nelle
selezioni rispetto agli altri colleghi.
L’obiettivo principale del progetto prevede, attraverso un percorso formativo
e di analisi per i giovani esecutori, la possibilità di allestire e
riproporre con costanza singoli brani o opere buffe complete, recuperate
dagli archivi per restituirli all’uditorio dopo secoli di abbandono.
In questo modo si potrà creare in regione uno strumento in più per
l’inserimento nel mondo dello spettacolo, fornendo così ai nostri migliori
talenti un’ ulteriore opportunità per raggiungere i grandi palcoscenici
internazionali.

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